Mirco Lasagni: passione, lavoro e vita per la Fausto Coppi
Ciclisti non solo si nasce ma anche si diventa e la bicicletta può diventare prima una passione e poi, in qualche modo, anche un lavoro: è questa la storia di Mirco Lasagni, Segretario della Fausto Coppi, anima e cuore della nuova sede e punto di riferimento per il mondo della bici di Cesenatico.
«Ho sempre giocato a Calcio a 5, e devo dire che il ciclismo non mi aveva mai interessato in gioventù. A Cesenatico però si respira l’aria delle due ruote e prima o poi tutti ne vengono investiti. Nel 2009 ho fatto la prima tessera da socio della Fausto Coppi e poi nel 2015 sono entrato a far parte del Consiglio Direttivo. Non me ne sono accorto e questa società è diventata la mia vita e il mio lavoro. Adesso fatico a pensare a Mirco fuori da qui e senza addosso la nostra divisa che è diventata una seconda pelle».
Lavoro sì, ma anche divertimento e passione e una storia che si intreccia necessariamente con la Nove Colli perché se dici Fausto Coppi la mente di tutti va proprio a quelle nove salite.
«La Nove Colli è un evento che fa parte della tradizione di Cesenatico e di tutto il mondo del cicloturismo. Metterla in piedi non è facile eppure sembra che esista da sempre e si tende a darla per scontata quasi: dietro c’è il lavoro di 20 persone che lavorano tutto l’anno e che coordinano circa 1000 volontari. Una forza lavoro pratica, emotiva e morale che è incredibile e che vista da dentro è capace davvero di muovere le montagne. Ne ho corse quattro o cinque, ho fatto così tanta fatica che neanche mi ricordo. Quest’anno a settembre ripartiamo dopo un anno di stop e sento vibrare nell’aria una grande attesa perché siamo al cinquantesimo compleanno e una ricorrenza del genere va onorata nel migliore dei modi».
Le giornate di Mirco sono scandite dalla vita in sede, e dalla gestione di molti aspetti pratici e organizzativi. «L’impegno è tanto ma mi appassiona davvero. Quello che dico sempre è che io non mi occupo nello specifico di nessun settore della Fausto Coppi, ma devo essere pronto e preparato su tutto. Essere un punto di riferimento di questa realtà mi rende orgoglioso».