
Nazario Manzi, il metodo scientifico applicato alla Nove Colli
Classe 1950, una vita in azienda con la passione per lo sport, adesso il suo tempo libero è investito negli aspetti logistici della Granfondo
Nazario Manzi nella sua vita ha sempre corso: molto in bicicletta, molto a piedi e tanto anche con la mente, prima per il suo lavoro in azienda e poi, adesso che è in pensione, per la sua amata Nove Colli. Da diversi anni si occupa della gestione dei volontari e di alcuni aspetti logistici fondamentali della corsa. «Quando mi hanno chiesto di aiutare, – sono un tesserato di lunga data della Fausto Coppi -, mi hanno consegnato un foglio di carta con qualche appunto. La Nove Colli è nata con cuore e spontaneità ma i numeri che ha raggiunto da qualche decennio richiedono programmazione e organizzazione da calibrare al millimetro. È così che ho iniziato a costruire un metodo per migliorare la segnaletica, tanti aspetti del percorso, il rapporto con Questura e Prefettura, e anche la gestione dei tanti volontari che contribuiscono a rendere la Nove Colli lo spettacolo che è. Il lavoro che tutti mettono in campo merita attenzione e così ho creato tabelle, grafici, una gestione degli orari rigorosa e precisa. Credo che da questo punto di vista sia stato fatto un grande salto di qualità grazie all’aiuto di tutti».
Nazario è sempre stato uno sportivo e alla passione per bicicletta e corsa ha sempre accompagnato quella della scrittura. «Prima di lanciarmi anima e corpo nella parte organizzativa avevo scoperto la passione per la scrittura legata al cicloturismo. Ho gestito per lungo tempo il sito della Fausto Coppi, iniziando a scrivere dei piccoli reportage che documentavano le nostre uscite e sono riuscito anche a trarne due libri».
Manzi è un vulcano di idee, spunti, riflessioni e tutto quello che sgorga fuori parte da una passione e un amore per la corsa che a Cesenatico si respira in molti luoghi. «Personalmente la Nove Colli mi ha regalato, prima come partecipante e ora come collaboratore, emozioni che rimarranno scolpite nella memoria. Questo accade grazie ai volontari che sono parte integrante della storia e della tradizione, alla base della riuscita dell’evento sportivo, e dal fatto che lo spettacolo sportivo si trasforma in una festa che coinvolge tutti».
